Problematiche che si possono presentare nell'utilizzo dell'Anello Linguale Ri.P.A.Ra.: come gestirle e risolverle
1. DOLORI ALLE GENGIVE IN CORRISPONDENZA DELL’ARCO ESTERNO SUPERIORE, (ARCO VESTIBOLARE). DOLORE AI DENTI INCISIVI INFERIORI, DOLORI O FASTIDI AI MOLARI.
se presenti sono dovuti soprattutto al serramento o al trazionamento dello stesso ripara. Questo conferma che il paziente serra e attua un
ipercarico. Occorrerà quindi avvisarlo che potranno manifestarsi questi dolori. È importante ribadire al paziente che deve mantenere il ripara
in bocca senza stringere i denti. Dovrà tenerlo come sospeso tra le arcate cercando di farlo “fluttuare” tra i denti come un “equilibrista”
aiutandosi in modo cosciente (cognitivo) con la lingua che dovrà essere mantenuta piu’ tempo possibile in alto allo “SPOT”.
2. DIFFICOLTA’ AD APRIRE E CHIUDERE CON LA LINGUA ALLO SPOT e IL RIPARA INSERITO IN BOCCA.
Se presente può essere dovuto ad una incoordinazione motoria. Occorre istruire il paziente a saper effettuare questo movimento
in modo coordinato. Il clinico dovrà spiegare come fare e dovrà aspettare che il paziente riesca ad effettuare tale movimento.
(Valutare se è presente frenulo linguale corto)
3. DIFFICOLTA’ A PORTARE IN PROTRUSIVA LA MANDIBOLA D’AVANTI ALL’ ARCO INFERIORE.
Se presente può’ essere dovuto ad una incoordinazione motoria o ad una riduzione di “elasticità” muscolare. Il clinico dovrà’
spiegare come fare e aspettare che il paziente riesca ad effettuare il movimento.
4. IL PAZIENTE TORNA CON IL RIPARA FORATO MONOLATERALE O BILATERALE.
In questo caso si ha la conferma dell’azione di forte serramento. Sarà un fattore importante da far constatare al paziente a riprova che è
lui stesso un forte serratore e quindi può valutare visivamente il fatto che attua un forte carico muscolare sul RIPARA ma ovviamente
anche su tutto il distretto Cran. Cerv. Mandibolare. Va valutato se il paziente ha portato il RIPARA assieme alla MASCHERINA ed
eventualmente va sostituito con il RIPARA HARD e/o integrato con altro dispositivo: Farrar, ecc.
5. VARIAZIONI DELLA SALIVAZIONE, SECCHEZZA DELLA BOCCA.
Fenomeni transitori che regrediscono in pochi giorni. Il paziente potrà sorseggiare acqua anche mentre porta il dispositivo.
6. TENSIONI O DOLORI MUSCOLARI, TENSIONI O DOLORI ARTICOLARI.
Andranno valutati per capire se sono correlati all’azione di serramento/ipercarico oppure alla nuova posizione. Normalmente tendono a
regredire spontaneamente in pochi giorni. Se persistono oltre i 10/15 giorni fare una rivalutazione importante se continuare o ridurre
l’utilizzo del ripara.
7. MOVIMENTI DENTALI SOPRATTUTTO A LIVELLO DEGLI INCISIVI ANTERIORI NFERIORI, DIASTEMA.
Occorrerà’ avvisare il paziente che potrà sentire questi disturbi. La mascerina termostampata inferiore servirà anche a prevenire e
limitare questi fenomeni se inserita assieme al ripara durante la notte.
8. SENSAZIONE DI RIMANERE IN POSIZIONE PROTRUSA CON LA MANDIBOLA SOPRATTUTTO AL RISVEGLIO MATTUTINO.
Sarà una sensazione normale che tenderà a ridursi spontaneamente. A volte la stessa sensazione potrà aversi anche durante la giornata.
Questo è un fenomeno che va interpretato in modo positivo. Testimonierà’ infatti la condizione di riprogrammazione posturale di tutto il
sistema.
SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA IL “BITE” RI.P.A.RA e IL “BITE” FARRAR:
(UGUALE RIPOSIZIONAMENTO TRIDIMENZIONALE, MA DIFFERENTE POSTURA DELLA LINGUA)
FOTO DELL’ABINAMENTO TERAPEUTICO: MASCHERINA INFERIORE PIU’ “BITE” RI.P.A.RA.
La Mascherina Inferiore serve per:
1)Attenuare i fastidi/dolori sui denti dovuti al carico nel serramento e bruxismo.
2) Livellare il piano occlusale per correggere le discrepanze e rendere le cuspidi dentali meno taglienti.
3) Mantenere costante la terapia anche durante il giorno, essendo estetica, è più accetta dal paziente.
4) Per programmare ribasature occlusali, ove necessarie, e per progettare eventuali correzioni di finalizzazione occlusale
Vai al capitolo successivo: "12. Manutenzione, pulizia e disinfezione - Avvertenze e precauzioni"
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